Raccontare i laboratori a distanza

Indice

Viaggio negli abissi del Dark Web apprendimento esperienziale ai confini del digitale

Deep Web, Dark Web. Parole che spaventano: quali mostri possono abitare nella parte più profonda e oscura della Rete?

Quando questi argomenti vengono affrontati a scuola (raramente…) in genere avviene attraverso lunghe lezioni frontali, fra il tecnico e il legalistico, magari avendo come ospite un agente della polizia postale, per cui non sono mai abbastanza i richiami alla pericolosità di certi ambienti, gli ammonimenti a «starsene lontano».

Noi, durante un percorso di formazione a distanza in una scuola superiore leccese nei giorni del lockdown, abbiamo provato una via alternativa. Date le frequenti curiosità e domande che erano emerse proprio sugli ambienti della rete dark e deep, abbiamo comunicato loro che, se ne avevano voglia, avremmo potuto esplorarli insieme.

L'avventura, l'esplorazione del mondo, comprese le sue zone d'ombra, sono elementi imprescindibili nell'esperienza adolescenziale. Perché allora non inserire tra le attività scolastiche una visita guidata nelle parti oscure del Web? In realtà, il nostro viaggio è stato piuttosto una «esplorazione affiancata», come nella migliore tradizione dell'apprendimento esperienziale: i ragazzi sceglievano insieme la direzione da prendere a ogni bivio, mentre noi li supportavamo sul lato tecnico, ma soprattutto stimolavamo l'osservazione, facilitavamo l'emersione di domande e la riflessione.

Hanno scoperto un paesaggio molto più complesso di quello che immaginavano, che ha aperto riflessioni ad ampio raggio; il testo che segue, in forma di dialogo per rievocarne l'approccio problematizzante e collaborativo, ne è una testimonianza rielaborata dal pad collaborativo.

Fuori classe, 30 aprile 2020

Il 30 aprile 2020 era un giovedì. Un giorno qualsiasi di un mese qualsiasi di un anno qualsiasi, ma noi non eravamo gente qualsiasi. Non aspettavamo notifiche, non ci illudevamo che qualcuno avesse pronta un'esperienza strabiliante su misura per noi e ce la volesse a tutti i costi offrire gratuitamente. Infatti avevamo un appuntamento preciso, stabilito tempo prima. Ci saremmo visti con Fuori-Classe (un progetto di Lecce Città che legge 2019, animato dallo Spazio Sociale Zei) su Jitsi, istanza meet standard. Ore 18.00 puntuali, fuso orario CET naturalmente.

Era la seconda volta che ci vedevamo, a distanza naturalmente. E così, man mano che comparivano le facce sullo schermo, ci contavamo e cominciavamo a domandarci dove saremmo andati a finire quel giorno, perché la volta precedente avevamo cominciato l'esplorazione della Rete e ci eravamo lasciati con l'idea di […]

Aspetta aspetta che mi perdo dei pezzi. Cos'è Jitsi? Come funziona?

Jitsi è il nome di un insieme di tecnologie software che permette di fare videoconferenze. Comprende anche una chat. Per saperne di più: https://it.wikibooks.org/wiki/Software_libero_a_scuola/Jitsi per sperimentare l'istanza meet che abbiamo usato noi (nel 2020 originata da Seattle) https://meet.jit.si

Per usare Jitsi via web ci vuole un browser (navigatore web), meglio F/LOSS come Firefox o Chromium; una telecamera e un microfono per potersi far vedere e parlare; una connessione a Internet; un dispositivo connesso con schermo (computer, tablet, smartphone…). Ecco una storia per capirci di più: Internet, Mon Amour - Il metodo del mi piace

OK, forse ho capito. Potevi farla semplice: vi siete trovati in una ventina su Internet in videoconferenza. Grazie tante, potevate usare un qualsiasi altro strumento normale, scarichi l'app, login e via. E poi?

Su Internet è un po' vago. E poi, appunto, a noi non piace la faccenda dell'app, e soprattutto del login e password. Ci sembra di entrare a casa d'altri, anzi, in un posto in cui ti devi identificare. Ci sentiamo come se arrivi e fai per entrare e il servizio ti chiede: «ALT, chi sei? fatti riconoscere, nome utente! Ah, bene, bene, e ora, parola d'ordine! Ah, non te la ricordi? E allora non entri. A meno che non mi dai una mail di recupero. O mi dici il nome da nubile di tua mamma. O il nome di almeno tre persone su questo stesso servizio…» E così via.

Insomma, dicevo, Internet è vago. Per esser precisi, ci siamo dati appuntamento nel Deep Web, visto che c'era il prefisso di protocollo HTTPS davanti all'indirizzo dell'appuntamento, ma la stanza non era indicizzata dai motori di ricerca: l'abbiamo creata noi nel momento stesso in cui ci siamo connessi. Se non ci stai capendo molto, non ti preoccupare, è abbastanza semplice capire dove ci si trova: bisogna osservare il protocollo, il metodo di comunicazione che si sta utilizzando. Vabbè se parlo una lingua incomprensibile per te ecco qui come distinguere Internet, Web, Deep Web e Dark Web.

Mmm dovrò studiare… quindi mi stai dicendo che è molto semplice andare nel Deep Web e che lo fate regolarmente? Mah… sarà… io pensavo fosse un posto molto pericoloso.

Perché scusa andare in giro per strada in automobile non è molto pericoloso? Puoi anche ammazzarti, o ammazzare qualcuno! Invece il Deep Web non è molto pericoloso. Anzi, non è affatto pericoloso, di per sé. Anche tu ci vai spessissimo e senza problemi, solo che non lo sai. A noi invece piace sapere dove andiamo e quali sono le regole del posto, gli usi e i costumi per così dire, come si fa a entrare e a uscire senza problemi.

Il Deep Web (Ragnatela Profonda) è semplicemente il Web non indicizzato dai motori di ricerca, per accederci bisogna compiere qualche azione (login, ricerca, ecc.) ed è ragionevole pensare che nel 2020 costituisse la gran parte del Web, molto più grande rispetto al Web di superficie indicizzato e accessibile a chiunque senza credenziali né azioni particolari. Pensa ai tuoi profili social: solo tu (oltre al social stesso) può accedere e vedere tutte le cose del tuo profilo, pubbliche e private. Quello è Deep Web: banale, no? Invece, il Dark Web è tutta un'altra faccenda. A proposito, tu hai mai fatto un viaggio nel Dark Web?

Nel Dark Web? Nella Ragnatela Oscura?

Sì… noi lo abbiamo fatto a scuola. Come ti stavo dicendo, ci siamo dati appuntamento, su jitsi, ma insomma, era una cosa di scuola. Solo G. ci era già stato, ma tanto tempo fa, e per poco. Però si ricordava che bisogna scaricare TOR. The Onion Router. Certo, non è l'unico modo, ma di certo è quello più facile. Quindi noi stavamo connessi nella stanza condivisa e c'era uno degli hacker che ci accompagnavano che ci mostrava come scaricare un browser (navigatore) con TOR già integrato, e noi lo guidavamo da remoto, tipo joystick dei vecchi videogiochi, era un po' il braccio mentre noi […]

Aspetta oh ma siete fuori? Guarda che è illegale!

No. TOR non è illegale. Almeno: in Italia, nel 2020, non era illegale. In altri paesi con legislazioni diverse, meno liberali ovvero più dispotiche, era illegale. In ogni caso è lo strumento più semplice per andare laggiù, è un browser per navigare negli abissi https://www.torproject.org/

La questione è utilizzare gli strumenti giusti, che sono tecnologie appropriate. Per esempio, se vuoi andare in autostrada non ci entri in bici; allo stesso modo, per entrare nel Dark Web ci vuole TOR, o qualcosa di analogo.

Vuoi dire che scaricarlo e navigare per noi quindi non porterebbe nessun danno?

No! Certo, a meno che tu non faccia qualcosa di dannoso o illegale. Ma questo vale sempre. Camminare per strada e incontrarti con un amico non è illegale né pericoloso, ma se tu acquisti dal tuo amico sostanze illegali per la legislazione del Paese in cui vivi, e per di più lo fai in un posto frequentato da gente malintenzionata, beh allora camminare per strada può diventare pericoloso, ti pare? Lo stesso è nel Dark Web. Se vai in posti pericolosi, ti incontri con gente dannosa o hai comportamenti a rischio dipende da te! Per tornare al Dark Web, qualcuno diceva che TOR ti fa cambiare continuamente VPN.

VPN?

Sì, è l'acronimo di Rete Privata Virtuale. Alcuni compagni hanno spiegato che fa sembrare che tu sei dove non sei. Insomma ti assegna una posizione fittizia per aumentare la sicurezza.

Cioè mi stai dicendo che per entrare nella Ragnatela Oscura devi usare un sistema, un browser web appositamente modificato per far sembrare che tu sia, per dire, in Cina, mentre invece sei comodo comodo a casa tua?

Sì, più o meno. Il fatto è che però l'esempio della Cina non regge. Come faccio a spiegarti… Ecco, guarda, ti faccio una domanda: è legale entrare su Facebook?

Certo, ma che domanda idiota! Facebook è un servizio legale!

Non è questa la domanda. La domanda è se è legale accedere a quel servizio. Sicuro allora? Sempre legale? Per chiunque? In qualsiasi posto?

Beh se la metti così vuol dire che forse no, ma non vedo come c'entri con la Cina… e con il Dark Web!

C'entra eccome. Prova a connetterti a questo indirizzo: http://facebookcorewwwi.onion/

Ma dai, mi prendi in giro? Non funziona! Dice «Non è possibile contattare il server facebookcorewwwi.onion.» e poi dice di riprovare più tardi o controllare la connessione!

Funziona, funziona. Solo che tu non osservi i dettagli. Vedi che finisce con .onion quell'indirizzo? Vuol dire che sta nel Dark Web. Se ti scarichi in browser TOR e provi a connetterti, vedrai che funziona!

Mah… OK. Provo. Vado qui https://www.torproject.org/download/, scaricato. Scompattato. Ora… OK ci clicco sopra l'icona, TorBrowser. Incollo l'indirizzo… Ah, ci va! Ma… è Facebook!!!

La prossima volta controlla l'HASH per esser certo d'aver scaricato il file corretto. Sì, esatto: Facebook è esposto anche sulla Ragnatela Oscura. Probabilmente è il sito più visitato del Dark Web. Capisci: in Cina, dico nella Repubblica Popolare Cinese, ci sono milioni e milioni di persone che vogliono connettersi a Facebook, ma per la legge locale non è consentito. Con TOR possono collegarsi. Capito? Quindi… se lo fanno, compiono un'azione illegale, che è esattamente connettersi a Facebook!

Va bene quindi la Cina può essere sicura? Non proprio!

Sì beh lo stesso vale per tanti altri paesi, e le leggi cambiano di continuo! L'importante è sapere che TOR è una specie di ripetitore: una volta che sei entrato, nessuno può seguirti, non si può più ricostruire il percorso al contrario. Però questo non vuol dire che sia una sicurezza assoluta: esistono solo sicurezze relative, e commisurate al proprio profilo di rischio. Se sei un cittadino di uno Stato in cui il servizio è vietato e sei un dissidente o fai parte di un gruppo oppresso, magari sei sorvegliato da persone dei servizi segreti e così via, perciò… attenzione. Nessuna tecnologia può proteggerti dalla tua ignoranza o superficialità.

Mi pare di capire che il Dark Web può essere un posto interessante da esplorare, però devi farti aiutare da persone fidate… è come se vado a casa di un amico e gli chiedo di poter uscire da una porta nel retro… se poi lì c'è qualcun altro che mi becca, o addirittura se il mio amico poi fa la spia salta tutto!

Esatto. Su TOR sono i nodi di guardia, quelli da cui accedi alla Ragnatela Oscura. Se mentre navighi ti accorgi che cambiano… gatta ci cova, qualcosa non quadra.

E perché così lento? …è una noia mortale, lento e sonnolento!

Beh, non è velocissimo perché fa molti controlli… Invece di farti arrivare subito sul sito che richiedi, ti fa rimbalzare su tanti nodi della rete.

Oh! Stavo navigando nel Dark Web e AD UN CERTO PUNTO APPARE UNA PAGINA NERA CON LETTERE COLORATE! Cos'è?

Non lo so. Posso dirti di prestare attenzione ai dettagli, per capire dove sei e quali sono le regole vigenti. Gli indirizzi nel Dark Web finiscono per «punto onion» .onion

Perché?

Perché è il logo di TOR!

Sì, grazie mille, ma perché proprio quello è il logo?

Mah… Forse perché sono GLI STRATI tu scavi negli strati e vai sempre più in fondo…

TOR alla fine è una cipolla puzzolente, puzza e fa piangere, per la lentezza, e poi a furia di togliere strati di cipolla, bleah!

A me piacciono le cipolle. Con moderazione, ma mi piacciono.

A me hanno detto che un altro trucco per non essere trovato è impostare l'inglese

Dunque, vediamo… in effetti la maggior parte delle persone nel mondo usa browser inglese… cioè, magari in mandarino, ma io non lo capisco il mandarino, allora diciamo che delle lingue che mi sono accessibili l'inglese è senz'altro la più diffusa. Noi mentre esploravamo il Dark Web abbiamo fatto questo ragionamento: se non vuoi che ti vedano non pensare a nasconderti, pensa a come essere simile agli altri. Cerca di non dare nell'occhio. Come dire: se esci di casa con una felpa nera, travisato, e ti muovi di soppiatto in mezzo a tutta la gente che si domanda da cosa ti nascondi… stai creando quella che si chiama una anomaly detection, cioè in un sistema in cui esiste un certo livello di sorveglianza vieni individuato come anomalia. Tutti camminano normalmente, vestiti normali, e tu sembra che scappi da qualcosa… Anomalia!

Il Dark Web è affascinante perché è nascosto!

Io però mi sentivo un po' fesso… Cioè, se era per andare su Facebook, tanto valeva passare dalla porta principale! Anche perché poi, una volta entrato dalla porta di servizio del Dark Web, se qualcuno ti sorveglia sa bene che sei entrato lì, metti che uno dei tuoi mille amici è una spia!

Sì vabbè ma tu sei paranoico!

Niente affatto. Dico solo che sul Dark Web c'è il legale e l'illegale. Dipende da quello che cerchi, da chi sei, da dove sei, insomma da tanti dettagli che sono fondamentali.

Secondo te potrei trovare Ableton live gratis là sopra? Dico nel Dark Web. È un software per produzione musicale elettronica.

Ah beh guarda… anche a me piace, se lo trovi fammi sapere! Anzi no. Lascia perdere. Scusa ma sai, preferisco usare software libero, perché quello che dici tu sì che è illegale: scaricare un software piratato protetto da copyright, è un reato penale! In Europa c'è una legge che si chiama EUCD (European Union Copyright Directive), negli Stati Uniti una che si chiama DMCA (Digital Millennium Copyright Act) e insomma, vorrei evitare grane.

In un certo senso, il Dark Web è piattaforma enorme e indistruttibile

Sì. Cioè, non saprei se è una piattaforma. Né quanto sia grande. Senz'altro è difficile prenderne il controllo, molto molto difficile sorvegliarti se lo usi con accortezza. Noi siamo andati su HIDDEN WIKI, da cui ci siamo sporti su strade anche pericolose… Tipo dei link per comprare armi.

Uau! Certo è vero che le armi le puoi comprare anche nei negozi normali, negli Stati Uniti almeno. In Europa è più difficile, ma si può fare.

Infatti quello che ci siamo chiesti noi è: sì anche, ma, al di là delle armi, come è che ti fidi a comprarle lì?

Poi forse anche per comprare la droga, può essere utile

…che poi è molto più facile comprarla sotto casa, ti pare?

Ma quindi il Dark Web è come la strada… bisogna sapere dove sei!

Direi di sì. Allora la prossima volta che qualcuno tira fuori l'argomento, puoi dirgli: «Ma sai qual è il sito più visitato nel Dark Web

E quello mi dirà «No… i siti di pedofili?»

Eheheheh! E invece, è Facebook, probabilmente almeno, ci siamo stati, ma l'indirizzo è diverso

E lui dirà: ma ci si può andare anche legalmente!

E tu risponderai: ci puoi andare legalmente se nel tuo paese è legale, se è illegale no.

Insomma, alla fin fine il Dark Web permette ad alcuni di essere più liberi?

Forse…

Cosa vuol dire essere liberi?

Non saprei…

Nemmeno io. Ho capito però con tutta questa menata che mi hai fatto che almeno è importante sapere cosa è illegale e legale nel proprio paese. Esserne consapevoli. Altrimenti si rischia anche a fare cose che pensi che siano normali. La normalità non esiste, è un concetto relativo…

Scusa non è che sono legalista, è che… vabbè comunque sul Dark Web abbiamo trovato anche la musica

Non mi aspettavo che sul Dark Web ci fosse musica! Com'è la musica nel Dark Web? è diversa?

Ma… c'è il reggaeton, la latin music… e poi c'è la musica barocca

Insomma una noia

Nono anzi! La musica barocca che abbiamo trovato era di una radio, era in latino, tipo canti a canone. Molto dark, appropriata al luogo direi.

C'è musica inquietante nel Dark Web!

Sì anche a me la musica del Dark Web mi ha lasciato perplesso…. Al prossimo giro vieni anche tu?

Ah, sì mi piacerebbe! Mi pare un'esplorazione interessante!

Riflessioni dei ragazzi

  • Mi è piaciuto molto questo viaggio, perché non pensavo che si potessero trovare siti della quotidianità come Facebook, né tanto meno delle musiche così.
  • Mi ha ricordato Unfriended, un film in cui dei ragazzi fanno una videochiamata e a causa di un virus (dovuto dal fatto che uno dei ragazzi aveva «rubato» il computer di una persona). Comunque questo «virus» riesce ad entrare nelle case delle persone ed ucciderle
  • sul Dark Web, come sul web, come per strada si possono fare un sacco di cose illegali, non dipende da chi sei ma da cosa fai e da come lo fai
  • Mi sono chiesto come mai molta gente si fida del Dark Web?
  • ho scoperto cos'è una VPN è acronimo rete privata virtuale…
  • ho pensato sul web come per strada si possono fare un sacco di cose illegali
  • mi ha colpito che abbiamo trovato la musica barocca, bellissima e non me l'aspettavo
  • Non pensavo si potesse entrare tranquillamente nel Dark Web. Inoltre ho pensato: come mai delle persone comprano lì fidandosi?
  • Io ho pensato al fatto che tutto questo alla fine non si può nemmeno distruggere completamente in qualche modo perché è così vario ed ampio che è impossibile disfarsene
  • mi è sembrato strano trovare nel Dark Web anche la musica ma non a caso sembra oscura proprio come il sito, inoltre, sono impressionata dalla gente che fa acquisti fidandosi
  • Mi ha colpito il fatto che si possano scaricare libri di ogni genere e tipo
  • scaricare libri è illegale…
  • ho pensato che posso inviare file in modo anonimo
  • immaginavo diverso il Dark Web ahah!!!